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5_Addestramento di Relazione: Elogio al Guinzaglio

 

ovvero la nascita della Partnership

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Esercizi Fondamentali:i "Kata" dell' Addestramento Tecnico


Prima di affrontare gli Esercizi Tecnici di "sottomissione" è indispensabile conoscere il corretto uso del Guinzaglio Tecnico :

vedi link: Addestramento di Realzione: Elogio al Guinzaglio _Il Guinzaglio Tecnico e il Tocco Magico (Clicca Qui!)

 

Analizziamo ora un Esercizio Pratico e abbastanza semplice per arrivare ad attirare l’attenzione del cane sul proprietario attraverso la risoluzione comune, per prova ed errori, della scelta di direzione nella Marcia Tecnica, l’assunzione dei Ruoli e la corretta posizione dei Membri della Squadra: ovvero, più semplicemente, insegnare al cane a rimanere al nostro fianco, durante la passeggiata, per poterci prestare l’attenzione necessaria al fine di non commettere continuamente errori inutili.

 

Esercizio Tecnico n° 1:

Distrazione agli stimoli esterni e richiamo all’ attenzione verso il conduttore attraverso l’uso del Guinzaglio Tecnico:

 

DESCRIZIONE, in parti elementari, degli ESERCIZI:

 

Nella nostra descrizione lo scopo è descrivere ogni più piccola parte dell’esercizio e quindi analizzare tutti, anche i più piccoli movimenti e comportamenti, al fine che l’applicazione possa essere descritta perfettamente e in modo completo, e cercare di far capire che una Tecnica può essere applicata in modo totale senza lasciare nulla al caso.

 

Ma la Tecnica poi va applicata, e la sinfonia suonata, per cui il direttore d’orchestra, alla fine, sarete comunque e solamente Voi e la grandezza della vostra Arte dipenderà dalla vostra conoscenza, disciplina, abilità manuale, velocità d’interpretazione, sensibilità e determinazione nelle capacità decisionali e infine, se avete fortuna di possederne anche solo una briciola, un po’ di Talento non guasta.

 

Esercizio n° 1:

Distrazione dagli stimoli esterni e richiamo all’ attenzione verso il conduttore:

 

a)_ Questo esercizio insegna al cane che non deve mai perdere di vista il conduttore e che è suo interesse prestargli la massima Attenzione.

b)_ La distrazione del cane dall’Attenzione verso il Proprietario viene riconquistata attraverso una correzione “apparentemente accidentale” del cane distratto.

c)_ Bisogna imparare a catturare l’interesse del cane alla minima Attenzione al Proprietario e gratificarlo con un’attività di ruolo, magari di tipo predatoriale, al ritorno dal Proprietario.

 

Nota:

Un abbozzo di questo esercizio era già stato introdotto in modo più generico, nel capitolo dove ci occupavamo delle attività ludiche con lo stimolo predatoriale che fungeva da vincolo tra cane e proprietario dove si dava il giusto peso allo stimolo e alla distanza critica di attivazione dello stesso. (vedi Link…http://www.dellegrandiombre.it/it/6-Info-di-Razza/32-4_Addestramento-di-Formazione-Il-cucciolo-e-linnamoramento/126-2_Il-cucciolo-e-Il-guinzaglio-istruzione-all’uso.html )

 

L’idea, più dettagliatamente tecnica, si può rappresentare così:

 

Il Proprietario deve diventare il Centro di Riferimento per il Cane.

In questo “Centro” il cane è sotto la tutela e il controllo del suo Partner di Riferimento Sociale, il Proprietario.

Più il cane si allontana da questo “Centro” più il legame di Leadership esercitata dal Proprietario diminuisce e così anche la sua tutela.

Diminuendo il legame di tutela e controllo, il cane, a seconda dal suo carattere, si troverà quindi in una situazione di maggiore insicurezza o di maggiore indipendenza, quindi, con la possibilità di una maggiore reazione di fuga e/o di aggressività da difesa oppure con una maggiore reazione di dominanza verso terzi e conseguente possibile aggressività da dominanza, e, il Proprietario, in tutte e due le situazioni, si troverà con una minore capacità di intervento Gestionale, ovvero avrà un’inferiore capacità di controllo sul Cane.

Aumentando il consolidamento della Leadership, questo spazio attorno al “Centro”, che possiamo chiamare “Territorio di 1° grado”, in cui il Proprietario possiede il controllo del cane, attraverso la sua riconosciuta posizione  di Partner Sociale di Riferimento, aumenta sempre di più di Raggio d’Azione che possiamo chiamare “Ambito di Fiducia”.

La capacità del Proprietario di gestire il rapporto di gerarchia e il legame di Partnership rappresenta la sua capacità e qualità di Governo e di Gestione del rapporto con il cane (e l’ambiente comune circostante in cui il cane interagisce insieme al suo proprietario) che creerà un legame direttamente proporzionale di Fiducia che il cane nutrirà verso il Proprietario…una specie di “Cerchio della Fiducia”.

 

a)

1_La prima delimitazione del “Cerchio della Fiducia” è rappresentata dalla lunghezza del guinzaglio.

 

La 1°a regola:

il guinzaglio non deve mai arrivare alla fine della sua lunghezza ovvero non deve mai essere teso ma avere sempre un po’ di corda ancora libera.

Questo concetto è altrettanto importante quanto l’Attenzione!!!

 

Questo per due motivi:

1°) se il guinzaglio è teso, il cane è sotto stimolo,  e stiamo comunicando, ovvero, noi stiamo dicendo qualcosa al cane e lui vi risponderà ( normalmente con una risposta tensionale opposta a quella da voi esercitata sul guinzaglio) e se già ha intrapreso un’ azione, con la tensione del guinzaglio, noi la stiamo confermando.

2°) se il guinzaglio è teso non possiamo intervenire senza prima allentare, per togliere lo stimolo di conferma, ed avere la possibilità di permettere al cane di fare una scelta libera che possiamo condizionare secondo il nostro interesse.

 

Quindi:

Guinzaglio teso = conferma dell’ azione che il cane sta facendo e il cane è sotto stimolo

Guinzaglio allentato = il cane non è sotto stimolo e si trova  in una situazione neutra (libertà di scelta)

 

Dobbiamo sempre sapere il significato che stiamo trasmettendo, al cane, con il guinzaglio!!!

 

_Nell’Esercizio specifico il guinzaglio si trova nella mano destra (dx), allentato e il cane è libero di muoversi all’interno del “Cerchio della Fiducia” rappresentato dalla lunghezza del nostro guinzaglio. Se necessario  il guinzaglio può passare dalla mano dx a quella sinistra (sx) senza che noi dobbiamo girare in tondo, se il cane gira attorno a noi, ma sempre passando con la massima repentinità il guinzaglio dalla mano sx alla dx e comunque ricordandosi che si corregge/attira l’attenzione, attraverso un tocco, sempre e solamente con la mano dx o tutt’al più con la sx insieme alla dx in un’ insieme unico, (ma solo per una maggiore sicurezza nel non farci sfuggire il Guinzaglio dalle mani, se abbiamo un giovane cane esuberante e pieno di energia).

L’esercizio inizia nel momento in cui il cane prenderà l’iniziativa, che noi all’inizio accondiscenderemo, senza arrivare ad avere il guinzaglio in trazione.

Appena il cane aumenterà il suo interesse, dimenticandosi di noi, e prima di arrivare ad dover passare ad un’ andatura troppo sostenuta (cioè prima di dover passare dal passo veloce alla corsetta) si inizia l’esercizio vero e proprio:

1_Allentare il guinzaglio (se non vi è sufficiente corda) già al momento in cui abbiamo il piede dx in posizione anteriore , allungando il braccio dx e tutto l’asse delle spalle. con la spalla dx che segue il movimento del braccio dx, girato in avanti e portando il peso, del nostro corpo, in avanti diamo il preordine (nome) seguito subito dall’ordine (“fuss”) mentre puntiamo il piede sinistro davanti a noi ruotando l’asse delle spalle verso la direzione opposta, anticipato sempre dalla testa, e “lanciando” la mano dx, che tiene il guinzaglio,  nella direzione opposta (con una traiettoria che segue una direttrice che va dalla testa del cane al nostro fianco destro, vicino alla posizione del nostro fegato) facendo seguire la mano sx alla mano dx fino alla fine della lunghezza del guinzaglio dove le due mani si uniscono per bloccare il guinzaglio in uno tocco, uno stop correzione/attenzione  improvviso che deve durare il meno possibile, come nella tecnica dello Yo-Yo ( in modo da non creare nel cane una reazione opposta) e continuando subito, nell’immediato ed istantaneo allentamento del guinzaglio, per poi continuare il movimento ritmato della marcia nella direzione opposta intrapresa.

Tutta la nostra azione deve essere fatta con la massima scioltezza dei nostri movimenti interpretando la massima naturalezza possibile e agendo sul guinzaglio con rapidità e con una velocità tale che l’effetto non richieda quasi nessuna forza fisica statica ma dipenda solamente dalla dinamicità dell’uso del Guinzaglio e la tecnica diventi un tutt’uno con il sincronismo del nostro movimento e quello del cane.

Tutta questa sequenza di movimenti non deve dare l’impressione di richiamare il cane verso di noi, facendolo sembrare un ammonimento per la direzione intrapresa senza la nostra partecipazione/approvazione, ma, all’opposto, deve sembrare, al cane (che, nel frattempo, per l’avvertimento ricevuto alla fine del guinzaglio con il tocco (impulso/stimolo-istante) si troverà rivolto verso di noi in Attenzione ad interpretare la nostra nuova iniziativa) come una scelta diversa, e non condivisa da noi, che egli ha intrapreso senza badare alla nostra scelta direzionale e che come conseguenza lo ha portato alla fine del guinzaglio senza poter misurare questa distanza per poterla prevedere e anticiparne la neutralizzazione.

Non è necessario, e tantomeno desiderabile, che il cane alla fine del guinzaglio prenda uno “strappo”, come tanti di coloro che ignorano il meccanismo d’azione della tecnica, credono.

Perché se la nostra azione è correttamente anticipata dal nome del cane, che egli già dovrebbe riconoscere bene attraverso i Giochi e gli Esercizi di Formazione ( vedi Link…http://www.dellegrandiombre.it/it/6-Info-di-Razza/32-4_Addestramento-di-Formazione-Il-cucciolo-e-linnamoramento.html    e ancora…  http://www.dellegrandiombre.it/it/6-Info-di-Razza/32-4_Addestramento-di-Formazione-Il-cucciolo-e-linnamoramento/126-2_Il-cucciolo-e-Il-guinzaglio-istruzione-all’uso.html ), e si da un ordine, che invece deve ancora essere imparato ma che creerà, nel cane, comunque curiosità verso questa novità, il cane ha tutto il tempo necessario per poter girarsi prima della fine del guinzaglio, soprattutto, poi, se la corda del guinzaglio viene correttamente allentata, al momento giusto, prima di arrivare completamente in tensione, e immediatamente dopo dato il segnale di richiesta di attenzione al proprietario che è il Tocco finale e repentino con guinzaglio (che non dovrà assolutamente diventare una tensione che indurrebbe il cane ad una reazione oppostitiva).

Continuando con l’Esercizio, per essere credibile, il Proprietario dovrà girarsi completamente di 180 gradi e porgere le spalle al cane, al momento in cui questo si gira, con la testa girata verso la nuova direzione, senza controllare la reazione del cane e il cane ci deve vedere intraprendere con disinvoltura la direzione opposta (a quel punto è fondamentale che il cane non abbia il guinzaglio sotto stimolo e che quindi in guinzaglio sia completamente allentato, in modo da non creare una risposta oppositiva del cane)).

*_Se l’andatura (intrapresa nella nuova direzione e diametralmente opposta a quella che stava percorrendo il cane) del Proprietario continua, accelerando magari con un passo più veloce, (come se si fosse improvvisamente accorto di dover ritornare indietro per un’urgente necessità che richiedeva una certa velocità di esecuzione e alla quale non ha potuto preparare il cane con sufficiente anticipo e neppure poteva  aspettarlo) il cane, probabilmente, pure un pò stupito dalla improvvisazione, tenderà a raggiungere il conduttore con allegria e velocemente come se fosse stata una sua distrazione a provocare il fraintendimento!

Questa dovrebbe essere la trama psicologica che dovrebbe essere improvvisata nel esercizio perché non divenga una ammonizione e perché raggiunga lo scopo che ci prefiggiamo: ovvero, dare l’impressione, al cane, che ogni qual volta egli intraprende una iniziativa, dimenticandosi di noi, gli può succedere una situazione scomodo e per niente vantaggiosa e che il prestare Attenzione alle iniziative del Proprietario, invece, premierà sempre la sua iniziativa.

A tal fine è evidente l’importanza che deve avere la nostra voce che, al momento in cui decidete di cambiare direzione dovrà essere di avviso, vivace e incisiva (come se vi ricordaste di qualcosa all’ ultimo momento e però avete fretta a fare ciò che dovete fare e quindi non potete rivolgervi al cane con paziente rilassatezza e sufficiente anticipazione) e che, invece, dovrà essere piena di soddisfazione e ricca di entusiasmo e di approvazione quando il cane vi raggiungerà al fianco dopo la girata veloce ( anche se magari subito dopo il cane intraprenderà nuovamente un’altra direzione diversa della vostra come se non avesse imparato nulla dalla lezione, perché, invece, cosi non è, ma è solamente necessario che l’esperienza venga ripetuta più volte in modo da divenire veramente significativa e da essere considerata metodica e degna di attenzione, e lo deve divenire nella sua totalità, quindi anche nello stato d’animo,) ed è molto importante che a questo arrivo del cane, ovviamente solo se la posizione lo permette con disinvoltura senza costringere il cane (che altrimenti creerebbe delle reazioni oppositive che spegnerebbe la vivacità e spensieratezza di tutto l’esercizio), il Proprietario facesse al cane una calda e sentita “Carezza Tecnica” dicendogli anche “braavo”seguito anche dall’ordine allungato”fusss”in modo approvativo e premiante la sua azione (in teoria, ma richiede già velocità, tempismo e una certa abilità di manipolazione si potrebbe in questa azione premiante intervenire con un rinforzo alimentare e/o predatoriale ben articolato che non disturbi troppo la precisione di esecuzione del esercizio).

 

Quindi si intraprende di nuovo  la nostra relazione con il cane intraprendendo la nuova direzione con decisa disinvoltura, ma senza costringere il cane, anzi cercando di rimanergli al fianco a costo di dover accelerare il passo cercando di adattarci alla sua andatura, a guinzaglio allentato, e aspettando che egli intraprenda nuovamente una iniziativa “sconsiderata” che lo distragga da noi (oppure che la velocità dell’andatura diventi tale per cui non sia più possibile tenerlo al fianco e quindi, lasciandolo sopravanzare, si ottiene la distrazione voluta per l’inizio  dell’esercizio) .

E’ molto importante che la nostra ripetizione dell’esercizio avvenga solo quando il cane è distratto e quindi non si può aspettare la nostra azione cosicchè, in tal modo, egli cominci a valutare la necessità di ridurre la lunghezza del guinzaglio al fine di poterci controllare meglio…che è lo scopo che ci siamo proposti dall’esercizio.

Da questo momento in poi si continua a ridurre le distanze fino ad arrivare alla marcia tecnica.

 

Un concetto fondamentale è il significato del intervento con  il tocco:

= attivare l’Attenzione = Impulso distraente-attrattivo  = Stimolo-Istante


 
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