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Etologia di una "Evoluzione Creativa"

 

Analisi critica di un rapporto "Speciale"

» 1_Etologia di una "Evoluzione Creativa"

» 2_ La Socialità: una particolare forma di dominio del Mondo

» 3_Cura della prole e legame individualizzato

» 4_Aggressività e forme del suo controllo

» 5_ Ritualizzazione

» 6_ Gerarchia e Ranghi sociali come forme di controllo dell'Aggressività

4_Aggressività e forme del suo controllo


 Aggressività e forme del suo controllo

 

L’essere nel mondo:

 

Esistenza --->  si esprime attraverso un Sistema Motivazionale

Il Sistema Nervoso Centrale produce continuamente Energia Pulsionale (le Pulsioni)-->Bitono

che spingono ad esprimersi attraverso lo Scarico Emozionale.

Energie Motivazionali che si accumulano fin tanto che appare uno Stimolo Chiave che fa attivare un Meccanismo Scatenante Innato, liberando l’Azione (Coordinazione Ereditaria) ovvero un Comportamento Istintivo Innato più o meno complesso, ereditato dai genitori come espressione filogenetica (corredo genetico) della specie.

 

L’uomo si differenzia dagli altri animale

per la sua capacità di essere un animale culturale:


L’uomo è “essenzialmente” un essere culturale!

 

Il  Controllo delle Pulsioni Innate, nell’Uomo, viene effettuato attraverso Meccanismi Culturali che si sovrappongono al Sistema di Coordinazione Ereditarie Innate come Sistema di Valutazione adattato storicamente attraverso l’apprendimento tramandato.

= > libertà da modelli rigidamente predeterminati filogeneticamente (coordinazioni ereditarie)

= > capacità di adattamento

= > dilemmi di coscienza dovuti al libero arbitrio --> > peso della storia e della Etica

= > Libertà dalla circostanzialità dello stimolo scatenante

= > Libertà d’immaginazione (memoria relazionale) --> > previsionalità e progettualità

                                                                                                        = > capacità speculative

 

Nell’uomo l’evoluzione diretta dalla possibilità del Controllo Culturale

diventa

l’imposizione della Morale sulla Forma e Qualità del Giudizio.

 

(Nb: Innanzitutto bisogna dire che i termini di etica e morale possono essere usati come sinonimi, cosa che fa la maggior parte della gente, comprese le persone più istruite.     Tuttavia, specialmente negli ambienti intellettuali e scientifici, i due termini sono normalmente usati con accezioni diverse, intendendo per "morale" l'insieme delle consuetudini sociali legate ad una certa tradizione culturale o gruppo sociale o individuo particolare, e per "etica" lo studio filosofico universale del bene e del male e quindi della morale. In tal modo, "etica" ha un livello di astrazione più alto rispetto a "morale".)

 

L’uomo è essenzialmente un Essere Culturale,

ovvero un essere progettante

che interpreta il suo Ruolo Sociale in forma Politica !

 

Il cane non ha questa capacità, essenzialmente umana, e la sua flessibilità e/o libertà dalle risposte innate non è così grande come quella umana e la Risposta (Azione Comportamentale) è molto più rigidamente determinata  dalle Coordinazioni Ereditarie e fortemente dipendente dalla chiarezza degli Stimoli Chiave ( il vantaggio = non richiede elaborazione / lo svantaggio = maggiore vincolo automatico = minore libertà di scelta).

 

Per il Cane la risposta è quasi, o assolutamente, automatica (immediata) e dettata da un Meccanismo Scatenante Innato, ovvero, risponde a quei famosi Stimoli Chiave che ne attivano le Coordinazioni Ereditarie, “probabilmente più adatte”, senza bisogno di fare ragionamenti sulla loro opportunità (speculazione) e adeguatezza (morale) e che non necessita di interpretazioni complesse.



Con questo tipo di Alterità esistenziale, la forte dipendenza da risposte,

per quanto complesse, automatiche e innate,

il cane si differenzia da noi in modo profondo.


Motivazioni originarie dell'attivazione dell'Aggressività: ( Clicca qui per vedere l'Allegato)


Un’Educazione troppo permissiva nella prima infanzia  porta a frustrazioni,

in quanto il bambino cerca un orientamento in questo mondo.


Certe linee conduttrici di natura culturale gli danno sicurezza…

egli interroga ed esige anche per apprendere quali siano i limiti del possibile,

e questi non debbono essere né troppo stretti né troppo estesi.

 

Ben lo sapeva Rousseau:

“Conoscete il mezzo più sicuro

per far infelice un bambino?

Lo dovete avvezzare

a ottenere tutto. Perché il suo desiderio

cresce senza sosta. Presto o tardi,

l’impossibilità di concedere vi costringerà

a negargli qualcosa, e questo inabituale

rifiuto gli sarà di maggior pena

della privazione di quel che desiderava”

 

Ogni educazione estremista è fondamentalmente intollerante

e quindi repressiva!!!

 

La Famiglia garantisce all’uomo quell’amore e quella sicurezza

dalle quali sorge la Fiducia Originaria verso i congeneri;  

e questa fiducia è la premessa per il libero dispiegamento della sua umanità.

 

L’educazione famigliare può anche deformare in senso autoritario,

ma questo non è affatto il risultato necessario di ogni educazione famigliare.

 

Solo nella famiglia vengono risvegliate le positive predisposizioni sociali dell’uomo e,

con esse, la capacità di responsabilità e d’identificazione.

Chi non ha nutrito in sé legami famigliari,

neppure riesce più tardi a nutrire amore per la società.


Chi, invece, ha appreso ad amare genitori e fratelli,

può amare più tardi anche una collettività:

solo lui è capace di vedere fratelli negli uomini.

 

Su amore e fiducia si basa la comunità umana,

e ambedue si sviluppano passando per la famiglia.”

 

Uomo = Animale Politico ( culturale e sociale) Mammifero !!!

 

carattere essenziale dell’uomo diventa la cultura accumulativa!!!


-->rapida Evoluzione ---> Cultura ==  Formazione di modelli --->  Delimitazione = nascita ostilità

      culturale guidata                           culturali segregati =                               |

                                                               = Differenziazione                                   V

                                                                dei gruppi culturali               La formazione di Club

                                                                                                             (speciazione) si oppone alla 

                                                                                                             fratellanza universale

 

--->per tenere sotto controllo questa tendenza all’ostilità verso gli altri sia individui che gruppi

        diventa fondamentale e necessario, per un animale sociale, un’educazione alla:

TOLLERANZA ---> ( ispirata dalla COMPASSIONE, nell’uomo!)

(_Compassione significa "patire assieme". "Mettersi nei panni degli altri" è l'espressione popolare che più si avvicina al significato dell'espressione: "ebbe compassione per loro". (Oreste Benzi)

_Compassione e pietà sono assai differenti. Mentre la compassione riflette l'anelito del cuore a immedesimarsi e soffrire con l'altro, la pietà è una serie controllata di pensieri intesi ad assicurarci il distacco da chi soffre.

La compassione è la risposta spontanea dell'amore; la pietà l'involonario riflesso della paura. ( Paul C. Round))

 

COMPASSIONE ---> rispetto della personalità individuale (attraverso la immedesimazione)

                           (--->…non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te!!!)

 

Predisposizioni etici fondamentali per la sociazione di gruppo:

 

Tolleranza -  Compassione – Ubbidienza all’Autorità

– Disponibilità a subordinarsi – Fedeltà di Gruppo

 

Qualità necessarie ad un animale sociale:

 

- Disponibilità ad aggregarsi

- Controllo dell’aggressività verso gli altri = Tolleranza 

  ---> Compassione = rispetto della personalità individuale ( sentimento essenzialmente umano per la capacità di

             autoimmedesimazione)

- Capacità di transvalutare moduli comportamentali funzionali a segnali à Ritualizzazione

 

Nello “scontro” Sociale ( ovvero nelle Relazioni Sociali rivolti all’ inserimento dell’individuo nel gruppo e al controllo degli altri attraverso la formazione di relazioni di Gestione della Posizione Sociale che definiscano la collocazione dei vari membri del gruppo attraverso la dominanza specifica di ciascun membro e attraverso il controllo dell’aggressività intraspecifica), dove l’aggressività diventa il Motore che spinge verso l’aspirazione di Rango, la formazione naturale di Ranghi Gerarchici evita il continuo istaurarsi di conflitti tra i vari membri del gruppo diventando così, la formazione naturale della Gerarchia, un mezzo di Controllo dell’Aggressività.

 

 

Gruppo => Relazioni    => Aspirazione Sociale  => Formazione di Ranghi

Sociale       di Governo       ( = necessità della                          V

                                                 Aggressività )                   GERARCHIA    = ---->  Mezzo di Controllo

                                                                                                                                   dell’Aggressività

 

Tolleranza / Compassione ---> Frustrazione = tensione alla formazione dell’aggressività

 

Gerarchia di Rango = mezzo di controllo dell’Aggressività

 

 

L’Aggressività Intraspecifica, ovvero, quel fenomeno per cui Animali della stessa Specie si combattono tra di loro è legata intimamente ( gli è essenziale!) con lo sviluppo sociale di un gruppo! (Un modo di vita predatorio non è stato, assolutamente, premessa per lo sviluppo dell’aggressività intraspecifica).

L’aggressività fa parte della biodinamica della socialità, è una condizione esistenziale della socialità, nasce dalla socialità, fa parte della dinamica della socialità e rappresenta la bio-spinta al fare, il motore che spinge all’iniziativa produttiva / creativa.

La Socialità non è una condizione etica e/o un particolare modo di concepire il bene e il male (Valore Morale) ma una forma particolare di esistere e della possibilità di relazionarsi con la Natura = una Forma dell’Essere!...di cui l’aggressività è la benzina e il suo controllo lo sviluppo formale dell’azione sociale!!!...tendiamo a impegnare molto più tempo a controllare l’aggressività che non a sfogarla (…sebbene anche lo scarico surrogato comunque è un modo di abreagire l’aggressività).

 

Maggiormente l’individuo è pieno d’iniziativa e > è la sua tendenza all’aggressività

e > diventa la sua necessità di controllo dell’aggressività!!!

----> più forte è la spinta a dominare (tendenza al fare impositivo) e più forte è la capacità di controllo dell’aggressività (abilità di ritualizzazione = controllo dell’aggressività) e maggiore diventa il Rango sociale ( leadership) di un individuo.

 

Qualsiasi Modulo Comportamentale che accompagna uno stato emotivo di un animale abbastanza regolarmente da poterlo caratterizzare può divenire per un congenere segno caratteristico di quello stato emotivo e può trasformarsi in una pura Azione Simbolica.

Moduli comportamentali che già adempiono ad una funzione possono venir transvalutati a moduli espressivi e divenire segnali ---> Ritualizzazione ( es. allettamento al cibo ---> corteggiamento

Se è vantaggioso per il trasmissore ( colui che esprime/emette il comportamento) aver avuto modo di esprimere un’emozione tale che un altro lo comprenda, l’espressione dell’emozione (la sua modalità di comportamento), tramite la selezione naturale, tende sempre di più ad essere transvalutata a segnale (stimolo chiave attivatore di una risposta…positiva per la sopravvivenza)à àRitualizzazione = Comportamento Simbolico = insieme di segnali che diventano Stimoli Chiave per una risposta comportamentale) 


L’Acquietamento dell’Aggressività è un compito centrale dei Riti sociali!

 

L’Aquietamento = occultare i segnali scatenatori del combattimento (Aggressività) = inibire (sottrarsi) a ulteriori attacchi ---> il sottomesso in tale modo non appare più come scatenatore di lotta.

La ritualizzazione di sottomissione utilizza comportamenti e/o segnali esattamente contrari a quelli usati per minacciare o sfidare (spesso viene usato il comportamento infantile)

 

Processi di Ritualizzazione: Filogenetico - Ontogenetico - Tradizionale


 

L’Aggressività produce vantaggi:

_ Il distanziamento e di seguito la suddivisone della specie in un area più estesa ---> Aggressività Territoriale = controllo della densità di popolazione (si controlla la superpopolazione) in base alle risorse alimentari e dimensionali dell’area.

_La Selezione del più adatto alla sopravvivenza ---> combattimento fra maschi, nel periodo degli amori, per la selezione del migliore, ovvero del più adatto alla protezione della prole.

 

L’Aggressività produce rischi:

_ Rischio di uccisione o ferimento  di uno dei due contendenti nel  combattimento

   (comportamento aggressivo interspecifico) = circostanza contraria alla conservazione della

   Specie ---> Sviluppo di complicate Regole di Torneo che permettono di combattere in modo incruento

--->  risparmiare i congeneri è altrettanto importante quanto, occasionalmente, combatterli !!!


Le condizioni per una Ritualizzazione finalizzata all’inibizione dell’aggressività:

_Regole di combattimento ---> Cavalleria

(nell’uomo, il  rispetto del codice (regole) è una questione di onore e dignità = questione culturale, mentre negli animali è una questione di inibizione innata filogenetica)

_ Fiducia reciproca = --->  Riconoscimento della sottomissione e conseguente risparmio della vita del perdente.  Il vinto deve confidare che il perdente si attenga alle regole del trattato e non incominci una guerriglia o una vendetta e il perdente deve poter confidare nel rispetto di non essere sottoposto a spogliazione e maltrattamento

 

Il Comportamento di lotta viene condotto con regole che ne controllano la pericolosità dei contendenti e diventa un vero e proprio Torneo con regole prefissate geneticamente ( istintivamente).

L’aggressività viene inibita immediatamente alla manifestazione di un comportamento di sottomissione esibito dal più debole e che funge da segnale inibitorio che blocca l’aggressività del più forte.

In tal modo il perdente non è costretto a perire nella sconfitta ma può ritirarsi accettando la sconfitta con moduli precisi di inibizione dell’aggressività avversaria.

 

L’aggressività fa parte della biodinamica  tipica di tutti gli Impulsi Innati e

rappresenta la bio-spinta al fare, il motore dell’iniziativa creativa.

 

--->  > l’individuo è pieno d’iniziativa e > è la sua tendenza all’aggressività e > deve essere il suo controllo dell’aggressività!!!

---> più forte è la spinta a dominare (tendenza al fare impositivo) e più forte è la capacità di controllo dell’aggressività (abilità di ritualizzazione) maggiore diventa il Rango sociale ( leadership) di un individuo.

 

“Un tratto notevolmente interessante dell’aggressività intraspecifica è la sua spontaneità.

Il comportamento aggressivo non viene scatenato puramente e semplicemente da determinati stimoli chiave; abbiamo invece osservato che gli animali che per lungo tempo non possono combattere diventano sempre più bellicosi, evidentemente in base ad un loro proprio meccanismo pulsionale interno (Sistema Motivazionale Interno).

Tali animali determinati al combattimento cercano attivamente una situazione di stimolo scatenante (che permetta loro di abreagire, ovvero, di scaricare) la pulsione alla lotta, evidentemente accumulatasi in eccesso.”


---> Mi sembra che tutto questo significhi, semplicemente, che anche l’aggressività fa parte della biodinamica  tipica di tutti gli Impulsi Innati.

Più aumenta la “pressione” delle Pulsioni più è facile attivare ( abreazione-scaricare) un comportamento coordinato, in questo caso finalizzato a scatenarsi nella lotta con i consimili e meno preciso deve essere (in proporzione alla pressione interna) il Segnale (Stimolo) Scatenante al fine di attivare una reazione ( a volte “quasi inaspettata” e del tutto fuori luogo e mal direzionata).

Ciò vuol dire che maggiore è il tempo di privazione della attivazione delle Pulsioni Interne accumulate tanto meno importante diventa la precisione identificativa e la adeguatezza dello Stimolo Scatenante fin tanto che, in extremis, si può arrivare ad un comportamento espresso su di un surrogato o addirittura espresso“a vuoto”.

Attenzione che più è alta la pressione pulsionale interna

più facile e veloce può diventare la attivazione di un comportamento di scarico

che a volte può diventare anche inadeguato, eccessivo e mal direzionato.

Questa situazione di criticità è meglio sia conosciuta da chi avvicina il soggetto dell’accumolo energetico in quanto un segnale “sbagliato” , anche molto labile, potrebbe far scattare (scatenare) una esagerata reazione, anche mal direzionata e del tutto inadeguata ( e che all’apparenza sembra del tutto ingiustificata e anormale…vedi nei cani i vari casi “clamorosi” di morsicature da inseguimento predatoriale oppure da reazioni di difesa eccessive o da reazioni a stimoli scatenanti uditivi o visivi… come il gridare di un bambino che si è fatto male o che è solo capriccioso o il giocare o litigare animatamente  ecc, …in certe razze molto “primitive”, nella loro filogenesi comportamentale, questi “acuti”comportamentali, possono indurre a reazioni coordinate istintive mal direzionate ( es. zavorre storico-comportamentali di instabilità emotiva rispetto alla aggressività intra, ma soprattutto,interspecifica). Vi sono razze, soprattutto da guardia e difesa, dove, un po’ per selezione e un po’ come “zavorra storicha”di tipo comportamentale, la soglia di attivazione di comportamenti aggressivi è particolarmente bassa e facilmente attivabile da un movimento repentino o da un grido troppo acuto che diventano facili segnali scatenanti le coordinazioni ereditarie innate, appunto“spontanee”e istintive ( automatiche e prive di possibilità riflessiva e valutativa) e che una volta attivate premono per uno scarico della serie completa di azioni concatenate e finalizzate ad es. all’inseguimento, cattura e uccisione della preda ).

Questo meccanismo non necessariamente ha valenza solamente fisiologica ma può divenire utile anche in determinate circostanze dove la soglia di reazione bassa potrebbe essere bilologicamente utile e vantaggiosa.

(es. quando la femmina di cane partorisce scaccia minacciosamente il maschio dominante che incuriosito vorrebbe avvicinarsi alla prole e questo tipo di comportamento della femmina produce nel maschio dominante una forte frustrazione e un sovraccarico pulsionale di aggressività…che ha proprio la funzione biologica di aumentarne la bellicosità verso l’esterno in modo tale da renderlo più sensibile allo scatenare un comportamento aggressivo di protezione della prole anche verso stimoli relativamente (in condizioni normali) allarmanti.

Lo stesso accumulo di pulsione di curiosità rende il maschio dominante sempre più impaziente nel conoscere la cucciolata al punto tale che all’apparire, verso il 21° giorno circa, dei primi cuccioli che cercano di uscire dalla tana,  incuriositi dal mondo esterno, il suo entusiasmo è talmente alle stelle che il suo comportamento festoso verso i cuccioli è talmente “eccessivo” ( e per lui liberatorio!) che i stessi cuccioli si spaventano notevolmente e fanno un veloce dietrofront per ritornare nella tana à è la loro prima Lezione di Vita Reale ( in un contesto “non cruento” con il Padre entusiasta ma con poca delicatezza e senza tanti riguardi dovuti alla sua eccitazione tanto a lungo trattenuta) = Il Mondo “esterno” dalla tana è un “ambiente pericoloso” e si possono fare brutti incontri e quindi la fuga verso la tana e la coesione che si ritrova nel gruppo dei fratellini e della madre acquista una importanza fondamentale (Imprinting = Impronta di una esperienza che dura per tutta la vita e ti fa decidere cosa è vantaggioso e cosa no per la sopravvivenza).

 

Negli animali il comportamento aggressivo sembra essere “innato”.

Anche mammiferi senza esperienza sociale mostrano l’appetizione al combattimento.

 

Il Comportamento aggressivo dei vertebrati è determinato da adattamenti filogenetici

che danno origine a Coordinazioni ereditarie determinate.

 

L’Aggressività ---> delimitazione Territoriale del Gruppo

                                                             V

                       ( ---> formazione di Ranghi all’interno del gruppo)

 

 

(vedi Sistema psico-idraulico della motivazione aggressiva) (Clicca Qui)

Il Comportamento di lotta non è puramente “reattivo”

e la sua spontaneità e appetizione dipende

da Meccanismi Pulsionali ( Energia Vitale Interiore).

D’altronde, però, i vari Comportamenti Aggressivi possono avere anche notevoli e complicate componenti di apprendimento. ( es. le ripetute vittorie tendono ad aumentare l’aggressività dell’individuo e ripetute sconfitte possono avvilire e ottundere l’aggressività e, ancora, la frequentazione protesa dell’avversario tende ad abbassare l’aggressività)

Una volta che sia stata attivata l’aggressività è necessaria la possibilità di abreagire (Scaricare)

 in modo immediato ed esaustivo  ( al limite anche in modo surrogato o “a vuoto”)

--->  Controllo dell’aggressività = riequilibrio gerarchico  oppure  scarico alternativo redirezionando su di un “capro espiatoio” l’aggressività repressa

---> liberazione dallo stress ( stress=accumulo della pressione) delle pulsioni interiori = ripacificazione sociale

 

 

Il comportamento di difesa del Territorio può essere rivolto alla individualità o al gruppo.

Ogni Individuo tende a mantenere le distanze rispetto agli estranei ---> distanza Individuale

_Chi arriva per primo in un Luogo acquisisce dei diritti che normalmente vengono anche riconosciuti dagli estranei che arrivano dopo.

_Chi ha conquistato per primi un territorio lo difende reagendo aggressivamente agli estranei trasgressori.

_ L’invasione di un territorio estraneo già acquisito da altri prima richiede riti pacificatori.


(Interessante x l’uomo: l’uomo difende aggressivamente anche Domini dello spirito es. la proprietà intellettuale, la diffusione delle idee, fin anche gli ideali umanitari. )


Forme di controllo dell’Aggressività : La Gerarchia di Rango

 

_L’aggressività diventa il Motore che spinge verso l’aspirazione di Rango

_ la formazione naturale di Ranghi Gerarchici evita il continuo istaurarsi di conflitti tra i vari membri del gruppo diventando così, la formazione naturale della Gerarchia, un mezzo di Controllo dell’Aggressività


Cap.5 : Ritualizzazione (Clicca qui)


 
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