11_Educazione? Serve punire il cucciolo? Serve premiare il cucciolo?
Serve portarlo a scuola? ...quando, come, perché?
Riguardo all’educazione e ai metodi utilizzati in relazione alla problematica della punizione e della premiazione e, in modo più esteso e profondo, legati ai sistemi motivazionali e alla gratificazione ad essi associati, vi sono punti interrogativi più politici che di buon senso e spesso generati solamente dalla confusione nell’interpretazione dei Ruoli Sociali, che sono all’origine della buona educazione e/o della maleducazione, e complicati ulteriormente da una dimensione di diversità biologica del cane rispetto all’uomo, ovvero, un’Alterità esistenziale che coinvolge anche la sfera comportamentale e che richiede una profonda conoscenza etologica e una notevole capacità di interpretazione da parte dell’uomo che non sia contaminata da antropomorfismi e/o antropocentrismi tipici del Primate cosmopolita.
(per un approfondimento vedi l’argomentazione trattata da I. Eibl Eibelsfeld in “Amore e Odio” riguardanti i rapporti tra Aggressività e il suo controllo attraverso la ritualizzazione e i legami con l’educazione per la vita e il suo evolversi nei vari tipi di società)
“ Un’Educazione troppo permissiva nella prima infanzia porta a frustrazioni, in quanto il bambino cerca un orientamento in questo mondo.
Certe linee conduttrici di natura culturale gli danno sicurezza…egli interroga ed esige anche per apprendere quali siano i limiti del possibile, e questi non debbono essere né troppo stretti né troppo estesi.
Ben lo sapeva Rousseau:
“Conoscete il mezzo più sicuro
per far infelice un bambino?
Lo dovete avvezzare
a ottenere tutto. Perché il suo desiderio
cresce senza sosta. Presto o tardi,
l’impossibilità di concedere vi costringerà
a negargli qualcosa, e questo inabituale
rifiuto gli sarà di maggior pena
della privazione di quel che desiderava”
Ogni educazione estremista è fondamentalmente intollerante e quindi repressiva.
…e tutte le forme di repressione portano con sé frustrazione e malessere sociale e nutrono il seme della discordia spingendo verso la ribellione e all’affermazione violenta della propria individualità, ovvero, all’Aggressività!!!
In verità, per arrivare al concreto, se il nostro comportamento risponde correttamente alle esigenze etologiche del nostro cucciolo e il percorso educativo si forma rispettando le varie fasi sensibili e le esigenze comportamentali e soprattutto quelle sociali del nostro cane, l’interveto coercitivo non è quasi mai necessario perché automaticamente regolato e tenuto sotto controllo al nascere delle varie possibili conflittualità che quasi inevitabilmente si possono creare, in modo del tutto normale e naturale e spontaneo, proprio per definire e far maturare il nostro rapporto e la stessa personalità, in formazione, del cane e che deve trovare un percorso equilibrato ma soprattutto gestito dal Partner Sociale di “Riferimento” Umano.
In tal modo renderete felice il vostro cane, educandolo contemporaneamente, ed egli si “innamorerà perdutamente” di Voi come nessun essere umano potrà mai fare.
Ricordatevi che però il vostro cane non smetterà mai di imparare da voi e dal vostro, e ora anche suo, Ambiente e continuerà ad interagire con voi fino all’ultimo respiro chiedendovi sempre conferma della solidità del vostro rapporto…magari, con microespressioni, quasi impercettibili, ma continuerà ad interrogarvi, sulla vostra “amicizia”, per tutta la vita.
Dobbiamo “Addestrarci” a questo, e non tanto pensare se punire o no il cane quando il suo comportamento non è adeguato, ma chiederci, invece, dove abbiamo sbagliato e riprendere da lì, da dove probabilmente qualcosa è stato frainteso e/o la situazione ci è sfuggita di mano, e ricominciare correttamente da quella situazione, senza perdere troppo tempo (perche le cose si stabilizzano velocemente, anche, in modo sbagliato), e se questo richiede un atto di forza e/o una forma di risposta coercitiva non dobbiamo vergognarcene e neppure avere paura di usare tutti i mezzi possibili e necessari per ristabilire l’Equilibrio Sociale all’interno del nostro Gruppo e ridefinire velocemente e in modo assolutamente chiaro i Ruoli Sociali e degli stati gerarchici.
Perché è il nostro cane che ce lo chiede e che lo pretende da noi!!!
La scuola dovrebbe servire a questo, ovvero, “Addestrare” il Partner Sociale del cane a diventare e comportarsi come un Partner Sociale…di Riferimento!!!
Tutto il lavoro che dovreste fare in una Scuola Cinofila ha questa finalità, e tutti gli esercizi e le attività che potrete inventare di fare con il vostro cane dovrebbero essere un approfondimento di questo rapporto, di questo dialogo profondo e straordinario.
L’educazione in sé è solamente una logica conseguenza di tale sviluppo e non potrà mai essere altrimenti insegnata senza infrangere il rispetto della personalità del vostro cane.
La vera, la più profonda e più autentica gratificazione che potrete mai dare al vostro cane è la Gratificazione Sociale, non esiste ne premio ne aspirazione più grande per il cane!!!
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